Trascrizione #75 – Lingus (SNARKY PUPPY)
Gli Snarky Puppy rappresentano senz’altro una delle più importanti novità musicali degli ultimi anni.
La band nasce su iniziativa di Michael League (il bassista) che coinvolge in questo ambizioso progetto i suoi colleghi studenti di jazz all’università del Texas.
Una prima grande novità proposta dagli Snarky Puppy è la proposta di brani musicali (nel senso che non hanno parti vocali) piuttosto lunghi. Spesso si va oltre i sei minuti di musica.
Inizialmente Michael League cura in maniera maniacale tutti gli aspetti dei brani che egli stesso compone, preoccupandosi anche di scrivere le parti per ogni musicista.
Successivamente, come afferma lo stesso League in una sua intervista, lascerà molto più spazio alla creatività dei singoli musicisti.
Curioso ed interessante anche l’approccio adottato in fase di arrangiamento.
League, infatti, invia a tutti i componenti della band tutte le partiture, senza specificare e senza distinguere quale sia la parte di competenza del chitarrista, dei fiati, dei tastieristi, ecc. In questo modo tutti devono per forza studiare tutto. Solo in fase di prove in sala si saprà e si definirà chi suonerà cosa.
Questo la dice lunga sul livello musicale che devono avere i componenti degli Snarky Puppy!
Un nome su tutti, oltre allo tesso Michael League?
Cory Henry, tastierista prodigio (ascolta il lungo e bellissimo assolo presente proprio in Lingus).
La band nel corso degli anni continua a cambiare componenti, senza che questo incida sulla qualità delle esibizioni.
Di concerto in concerto si alternano batteristi, trombettisti, tastieristi, violinisti, ecc.
Unico filo conduttore?
Semplice … Michael League.
League si propone sulla scena musicale con un progetto ambizioso, fatto da una ensamble musicale molto numerosa, fatta di due/tre chitarristi, sezione fiati, sezione archi, due/tre tastieristi/pianisti, batteria, percussioni, e chi più ne ha …
Innovativo anche il modo in cui la band si fa conoscere a livello mondiale.
League infatti comprende la grande potenza che può avere il web e propone dei veri e propri show di presentazione dei loro brani attraverso YouTube.
Si tratta di sessioni live in cui la band suona in mezzo al pubblico … letteralmente!
Gli stessi componenti del pubblico vengono coinvolti nell’ascolto attraverso l’uso delle cuffie.
L’uso delle cuffie per il pubblico rappresenta un’altra grande novità. L’obiettivo probabilmente è stato quello di facilitare il coinvolgimento emozionale.
Wow!
Il bassista texano sembra aver compreso che per avere successo non poteva affidarsi al vecchio sistema Casa discografica – CD – vendite.
Gli Snarky Puppy si fanno conoscere in modo gratuito attraverso la rete.
Il grosso del loro business deriva proprio dai live, fatti al ritmo di una data ogni tre/quattro giorni, con tour che durano praticamente 365 giorni, ogni anno.
Gli Snarky Puppy sono una band “viva”, in tutti i sensi.
I loro brani, oltre che essere complessi, sono vivi, nel senso che si trasformano continuamente ed hanno una grandissima dinamica.
La struttura del brano
Un utente della #basscommunity su Telegram mi ha dato lo spunto per avventurarmi nella trascrizione di Lingus, dall’album We Like It Here.
Il brano è piuttosto lungo (quasi 10 minuti).
Nell’affrontare un pezzo musicale così lungo la prima cosa che ho cercato di fare è quella di individuare le diverse parti che lo compongono.
In pieno stile jazz ho denominato le diverse parti con le lettere.
Lingus può essere considerato un brano con due macro sezioni.
La prima metà ha una struttura equiparabile ad un brano Pop/Rock (come potrai leggere fra poco qui di seguito).
La seconda macro sezione è interamente dedicata all’assolo di tastiera/Synth di Cory Henry.
La prima macro sezione, subito dopo l’intro, si struttura nella forma A – B – C. Ricorda un po’ la forma strofa – preritornello – ritornello tipica di una canzone pop.
Dopo aver ripetuto per due volta la struttura A – B – C, c’è una parte D, che possiamo considerare una sorta di bridge che ci riporterà ancora su C (ritornello).
La seconda macro sezione del brano l’ho denominata “E” ed è quella in cui si inserisce il lungo assolo di Cory Henry (notare le facce che fa Shaun Martin durante l’assolo di Henry).
Nella trascrizione ho riportato solo le 8 battute su cui si fonda tutta questa parte “E”.
Quindi, riassumendo, la struttura del brano risulta essere questa:
- INTRO
- A (strofa)
- B (pre ritornello)
- C (ritornello)
- A (strofa)
- B (pre ritornello)
- C (ritornello)
- D (ponte)
- C (ritornello)
- E (assoli)
La struttura ritmica
Premetto che per cercare di capire al meglio come gira il basso ho pensato di far ricorso anche al lavoro della batteria.
La batteria ha un ruolo fondamentale in questo brano, spesso diventa protagonista assoluta, al punto che ho deciso di riportare nella trascrizione anche la sua trascrizione, senza la quale non si può entrare appieno nel mood del pezzo.
Prima macro sezione.
Lingus, nella prima macro sezione del brano, gira in 5/4.
Individuare il tempo di questo pezzo non è stata una cosa fatta in quattro e quattro otto.
Per cercare di capirci qualche cosa in più sono andato a cercarmi info sulla batteria ed ho trovato una cover su YouTube che riportava anche la chart della batteria.
Grazie a questo video ho avuto conferma sul 5/4.
Nel riportare la drum chart sulla trascrizione ho però notato una cosa veramente molto molto interessante.
La struttura della parte A infatti è si un 5/4 , ma con l’abito di un 4/4.
Guardando con attenzione la drum chart ho subito notato una particolarità: considerando due battute per volta (la n.9 e la n.10 nell’immagine qui su) si nota come cassa e rullo siano alternati regolarmente come in un 4/4.
In pratica se interpretiamo il charlie come se fosse suonato in 16 (in realtà sono ottavi), la cassa è suonata sul 1 e sul 3 ed il rullo sul 2 e sul 4. Niente di più classico e familiare.
A questo punto 8/4 (la parte evidenziata in rosso) sono interpretabili come un 4/4 “dilatato”, mentre gli ultimi 2/4 (la parte evidenziata in verde) sono lasciati al fill.
Quindi, in totale abbiamo 8/4 di groove in senso stretto + 2/4 di fill. Totale = 10/4, che sono appunto la somma delle due battute da 5/4 di cui dicevo poco più su.
Seconda macrosezione
La parte “E” si sviluppa su un più confortevole 4/4.
Ovviamente Michael League non si è limitato a fare una cosa semplice semplice in 4/4!
In questa parte infatti il 4/4 si traveste da “Son Clave 3-2”.
La classica figurazione ritmica della musica latina del son clave 3-2 è questa:
League la modifica, condensandola in una sola battuta:
Come puoi notare, è la seconda battuta in particolare quella dove il son clave viene compresso (e leggermente modificato).
Basso, cassa, piano, chitarra e synth suonano questa ritmica all’unisono.
Armonia e linea di basso
Il brano è sostanzialmente in Em.
Intro e parte A girano interamente su un accordo E sus.
Sempre sulla parte A la linea di basso presenta un approccio molto melodico, costituito da due frasi intervallate dal fraseggio della sezione fiati, in un gioco di domanda e risposta basso/fiati:
La prima frase (battuta n.5) sfrutta la pentatonica minore di MI.
La seconda (battuta n.7) utilizza sempre la pentatonica minore con l’aggiunta della sesta minore (volendo potremmo anche direttamente considerare il fraseggio come espressione di una porzione di scala minore naturale).
La prima frase, che inizia sulla tonica (MI), resta sospesa, visto che si chiude sulla terza minore (SOL).
A questa frase rispondono i fiati.
Il messaggio bassistico si conclude con il secondo fraseggio, che termina nuovamente sulla tonica.
Da notare che il basso suona all’unisono con un synth (effetto riproducibile eventualmente con un octaver per basso).
Alla battuta n.34, durante la seconda ripetizione di questa parte A, c’è un passaggio molto bello.
Si tratta di un passaggio terzinato dal colore dorico.
In sostanza si sviluppa infatti sulla pentatonica minore di MI con l’aggiunta della sesta maggiore (DO#):
Sulla parte B (pre ritornello) il fraseggio del basso si fa più ritmico ed è scandito all’unisono con la cassa della batteria.
Ti segnalo anche il fighissimo passaggio fatto di sole 4 note (sedicesimi) eseguiti in accordo con la batteria (fine battuta 46 e inizio battuta 47):
Nella parte C si assiste ad un deciso calo dinamico del brano, cosa non certo molto comune. In genere ci si aspetterebbe un “ritornello” pieno e coinvolgente.
La sezione C in questo modo diventa quasi una specie di bridge che la rpima volta riporta il brano sulla parte A, la seconda volta sulla parte D ed infine, la terza volta, ci catapulta sulla seconda macro sezione del brano, quella denominata “E”.
Nella sezione D il basso mantiene ancora un approccio piuttosto ritmico con piccole frasi in sedicesimi ad inizio di ogni battuta. Piccoli fraseggi che iniziano sulla quinta e terminano sulla tonica.
Alcune variazioni al fraseggio di base del basso mi sono risultate di difficile intellegibilità (sono frutto probabilmente dell’estro del momento di Michael League), per cui ho trascritto quello che mi è sembrato di ascoltare e che mi è sembrato avere più senso, anche in accordo con ciò che suona la batteria.
Nella sezione E la parte armonica è tutta lasciata a Cory Henry.
I Bpm passano a 145.
Basso, tastiera e ovviamente la cassa della batteria suonano la ritmica simil son clave 3-2 (di cui ti ho parlato poco più su) sulle singole note E, C, A, F (no accordi), in modo da lasciare campo libero all’estro di Henry.
La parte è un crescendo dinamico continuo, con i fiati che verso la parte finale iniziano a intervallare i fraseggi di Henry. La ritmica resta sempre uguale.
Boom!
Il brano si chiude in un tripudio ritmico/dinamico.
Bellissimo!
Conclusioni
Fare la trascrizione per basso elettrico di Lingus non è stata una cosa facilissima.
Allo stesso tempo però mi son divertito.
Mi ha entusiasmato cercare di scoprirne i segreti e le particolarità compositive.
Lingus è sul serio un grandissimo pezzo.
Il lavoro di basso e batteria sono così piacevoli che già solo ascoltarne la riproduzione di Musescore è soddisfacente, con tutte le limitazioni in termini di dinamica che una riproduzione midi può avere.
Se ti va puoi ascoltare (e vedere) direttamente qui sotto la trascrizione di basso e batteria “suonata” da Musescore:
Inoltre, qui di seguito puoi anche fare il download della sola traccia audio della batteria per suonarci su (per effettuare il download clicca qui in basso e poi sui tre puntini).
Dettaglio trascrizione
Artista: Snarky Puppy
Album: We Like It Here
Brano: Lingus
Anno di uscita: 2014
Versione: Studio/Live
Bassista: Michael League
Basso: 4 corde
Velocità: 130/145 Bpm
Tempo: 5/4 – 4/4
- Trascrizione nota per nota del brano completo
- Download immediato
- Stampabile
- Con accordi
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Download
Qui di seguito potrai scaricare gratuitamente la trascrizione per basso elettrico di Lingus degli Snarky Puppy.
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Se dovessi riscontrare delle imprecisioni o errori fammelo sapere. Non ho un correttore, faccio tutto da solo.
Come succedeva anche a scuola, a furia di lavorare sempre sulla stessa trascrizione, certi errori, per quanto evidenti, finisci per non vederli più.
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