Trascrizione #73 – You’ve Got A Friend (JAMES TAYLOR VERSION)
You’ve Got A Friend ha una storia particolare.
Il brano infatti fu scritto da Carol King nel 1971. Nello stesso anno ne fu presentata una cover da James Taylor, che era il chitarrista della stessa King.
Altra particolarità è che la canzone ha vinto un Grammy sia nella versione dell’autrice che in quella di Taylor.
Andando a farne la trascrizione per basso elettrico e studiandolo per bene ho individuato alcune cosette interessanti.
Armonia
Partiamo dall’aspetto armonico.
You’ve Got A Friend è il tonalità di LA maggiore.
Caratteristica principale del brano è che strofa e ritornello hanno un “colore” diverso.
Colore che è dato dalla transizione dalla tonalità di LA maggiore (intro, parti strumentali e ritornelli) a quella di FA#m (strofa), relativa minore di LA (se vuoi, puoi dare una ripassata ai concetti di armonia per bassisti cliccando qui).
Provo però ad andare un pochino più nello specifico.
La strofa è costruita, come detto, sulla tonalità relativa minore di LA maggiore, che come detto è FA#m.
Questo però spalanca le porte ad un mondo, che è quello delle scale (e conseguentemente delle armonie) minori.
Lungi da me voler affrontare qui l’argomento … anche perché c’è chi lo ha già fatto in modo molto molto chiaro – vedi i video ad hoc sul canale YouTube di Fabio Testa -, membro del network tutto italiano sul mondo del basso, la #basscommunity on telegram.
In questo articolo mi limito ad evidenziarti come le tre tonalità minori (naturale, armonica e melodica) possano convivere contemporaneamente, così come (ovviamente) i relativi accordi costruiti sulle tre scale minori.
Ma torniamo a You’ve Got A Friend di James Taylor. Vediamo gli accordi che caratterizzano la strofa:
La strofa poggia inizialmente sulla cadenza principe della musica occidentale, il movimento V – i (DO#7 – FA#m), in questo caso nella versione con l’accordo di tonica minore (battute da 5 a 8 e poi anche nelle battute 15 e 16).
A fine strofa troviamo l’accordo costruito sul settimo grado della scala minore naturale, il MI7.
Ti faccio notare che il MI7 è anche l’accordo di dominante della scala maggiore di LA.
Quindi, in questo caso il MI7 viene utilizzato per riportare il brano in tonalità maggiore di LA (ancora cadenza V-I … mi sa che sta cadenza è veramente importante!).
Mi preme sottolineare che questo uso dei colori del mondo minore fa assumere alla strofa un sapore più “malinconico”.
Credo che questa sia stata una precisa scelta artistica. La musica doveva sottolineare con la giusta emozione il messaggio trasmesso dal testo, che parla appunto dei momenti di difficoltà che si possono incontrare nella vita.
Di contro, il ritornello trasmette serenità.
Questo perché si ritorna sulla tonalità maggiore … ricordi la similitudine che si utilizza sempre per far comprendere la differenza tra maggiore e minore? Maggiore=allegro, Minore=triste? Bene, semplificando, è proprio così!
Anche sul ritornello la musica sostiene il messaggio trasmesso dal testo.
Il colore “allegro” della tonalità maggiore concorda pienamente con il messaggio positivo del testo del ritornello, dove si parla del fatto che bisogna recuperare il buon umore sapendo di avere un amico (a disposizione).
Altra cosa interessante da osservare è che comunque il mood dell’intero brano è molto tranquillo.
Lo definirei quasi “confortante”.
Il merito è certamente ascrivibile ad una ritmica molto quadrata, lineare, senza abuso di sincopi o contrattempi.
Come vedrai tra pochissimo, con i suoi fraseggi quasi sempre ritmicamente lineari e fatti anche di note lunghe, la linea di basso conferma questa impostazione.
Ciò nonostante, il brano mantiene intatta la sua capacità di appassionare all’ascolto.
Quindi parole d’ordine: lineare ed efficace! Termini che ricorrono spesso nell’analisi di questo brano.
Nella trascrizione ho riportato anche tutti gli accordi.
Ovviamente nella scelta del voicing bisogna considerare che in questa versione di Taylor di You’ve Got A Friend, l’arrangiamento è pensato per una chitarra acustica in fingerpicking ed è suonata con capotasto al secondo tasto.
Gli accordi riportati nella mia trascrizione per basso elettrico sono quelli della tonalità originale. In altre parole non considerando il capotasto.
Il “lavoro” di Leland Sklar
Passiamo (finalmente si potrebbe dire … :D) all’aspetto bassistico in senso stretto.
Al basso troviamo un certo Leland Sklar, il bassista dalla barba e della chioma inconfondibili.
Mi sono piaciuti moltissino i fraseggi ed i fill utilizzati da Sklar. Te ne faccio vedere alcuni.
Il primo che mi ha colpito è proprio quello a fine intro (battuta n.4), quando entra il basso:
Qui Sklar suona una pentatonica minore di FA#.
Il fraseggio pentatonico, insieme all’armonia sottostante, ci guidano verso la tonica della scala che sta utilizzando Sklar, su cui si poggerà il primo accordo della strofa (FA#m).
Trovo molto bella la scelta dell’articolazione melodica delle note della scala. Un fraseggio fatto di soli ottavi, arricchito da un solo abbellimento (“mordente” sulla nota SI).
A dire il vero, sono stato in dubbio sull’interpretazione armonico/melodica di questo passaggio. Alla fine ho optato per la soluzione più semplice, probabilmente più appropriata al linguaggio bassistico utilizzato da Sklar in questo brano.
Altro fraseggio molto bello è quello che trovi alla battuta n.28:
Anche questo è costruito sulla pentatonica.
Questa volta però è la pentatonica maggiore di MI. Scelta che potrebbe apparire banale, visto che l’accordo sottostante è proprio un MI … settima. In realtà, secondo me, è una soluzione estremamente efficace e soprattutto funzionale al brano.
Il fraseggio è melodicamente articolato in modo da terminare sulla terza maggiore (SOL#, ultimo ottavo della battuta 28).
Poiché, come detto, siamo su MI7 (accordo di dominante), il SOL# tenderà subito verso il LA, tonica del relativo accordo maggiore con cui aprirà la battuta successiva (battuta n.29).
In altre parole, l’articolazione melodica della linea di basso conferma e rafforza la cadenza V-I (MI7 – LA)*.
* vedi tritono
Infine ti segnalo anche un altro passaggio utilizzato da Sklar (battuta n.20 e anche n.54):
E’ quello che ci riporta dalla fine delle strofe al ritornello (Chorus).
Si tratta di una porzione di scala misolidia (in pratica una scala maggiore con la settima minore) suonata, ovviamente, sul quinto grado (MI7).
Ho voluto evidenziare questo passaggio perché, sebbene possa essere considerato scontato e semplice, a mio parere ben rappresenta il mood dell’intero brano.
Una soluzione lineare (quattro semplici quarti) ma estremamente efficace, visto l’uso del quinto modo (misolidio) sull’accordo di settima.
Tutta la linea di basso comunque è estremamente godibile, con fraseggi di collegamento tra accordi e soluzioni ritmiche dosate con cura.
Ho trovato molto appagante suonare questa linea di basso di Leland Sklar. Provala anche te scaricando la trascrizione per basso elettrico.
Ti invito come sempre a proseguire nella lettura dell’articolo e nel lasciare un commento qui in basso per continuare a sostenere The Groove Hacker.
A presto con la prossima trascrizione.
Dettaglio trascrizione
Artista: James Taylor
Album: Mud Slide Slim and The BLue Horizon
Brano: You’ve Got A Friend
Anno di uscita: 1971
Versione: Studio
Bassista: Leland Sklar
Basso: 4 corde
Velocità: 95 Bpm
Tempo: 4/4
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