Suonare il Basso Elettrico (L#1): LA STRUMENTAZIONE.
Imparare a suonare il basso: le basi di partenza
Se stai leggendo questo articolo ti starai probabilmente chiedendo da dove iniziare per suonare il basso elettrico.
Provo ad immaginare quei sono le domande che ti frullano nella testa in questo momento:
- Cosa serve per iniziare?
- Che strumento mi conviene acquistare?
- Quanto spendere?
- A che età è possibile iniziare?
In questo articolo provo a rispondere a queste ed altre domande in modo da fornire una sorta di guida per chi inizia questa fantastica avventura nel mondo del basso elettrico.
Con questo articolo inizia una serie dedicata proprio a chi sta iniziando.
A che età iniziare?
Per iniziare a suonare il basso (o un qualsiasi altro strumento) non c’è un’età precisa di riferimento.
Diciamo che probabilmente l’età migliore è quella corrispondente al primo ciclo scolastico (le elementari).
A 6 anni infatti i bambini iniziano anche a leggere e scrivere, per cui è l’ideale accompagnare questo percorso con lo studio di uno strumento.
Nulla vieta di iniziare anche prima, ovviamente più sotto forma di gioco che di lezione di musica vera e propria.
Si potrebbe obiettare che però c’è da considerare un problema fisico: la dimensione dello strumento.
In realtà questa è solo una sovrastruttura mentale di noi adulti. Basta dare uno sguardo a cosa è capace di fare la piccola e minuta Ellen della foto ad inizio articolo (ti basta cercarla su YouTube sul suo canale EllenPlayBass).
E poi ci sono anche bassi a scala corta (se non sai di cosa sto parlando, continuando a leggere l’articolo ti sarà sicuramente più chiaro).
E se non sono più un bambino?
Non c’è problema.
Si può iniziare a suonare il basso a qualsiasi età. Non c’è un limite. E’ solo questione di volontà.
IL BASSO ELETTRICO
La prima cosa che ti suggerisco di “studiare” è vedere come è fatto lo strumento, da quali parti è composto.
In questa sezione ti mostrerò le parti principali che compongono un basso elettrico.
Qui sotto puoi vedere la foto di un basso.
Si tratta in particolare del modello Precision.
Sul mercato ormai puoi trovare tantissimi modelli di basso, ma la struttura e le parti che lo compongono sono sostanzialmente sempre le stesse.
- CORPO
Il corpo (in inglese body) è l’elemento portante del basso. Generalmente è fatto di legno, anche se non mancano nuovi strumenti fatti in materiali differenti (ad esempio in alluminio). - MANICO
Il manico (in inglese neck) è l’elemento su cui viene “montata” la tastiera. - TASTIERA
La tastiera è la parte dello strumento dove andremo a poggiare le dita per ottenere le diverse note. Sulla tastiera sono alloggiati i tasti (in inglese fret), a meno che non si tratti di un basso senza tasti (fretless). - PALETTA
La paletta (headstock) è dove vengono montate le chiavette che serviranno per l’ancoraggio delle corde e l’accordatura dello strumento. E’ anche l’elemento da cui (generalmente) si può avere accesso alla regolazione del truss rod (in alcuni bassi la regolazione di questo elemento che serve a mantenere la giusta curvatura del manico si trova all’attaccatura del manico con il corpo). - TASTI
I tasti (frets) sono delle stanghette metalliche che dividono la tastiera in diverse parti, ciascuna corrispondente ad una delle note musicali. Generalmente le tastiere vanno da un minimo di 20 tasti ad un massimo di 24.
Le corde che partono dalle chiavette sulla paletta vengono instradate sul manico attraverso quello che viene detto capotasto, posto punto a capo della tastiera. - PONTE
Le corde vengono ancorate al corpo attraverso il ponte (bridge). Le corde poggiano su delle stellette, regolabili in altezza. Il ponte consente anche di regolare l’intonazione dello strumento attraverso le viti orizzontali poste sul retro del ponte.
Esistono diversi tipo di ponte (quello in foto è il cosiddetto lamierino), ma la sua funzione resta sostanzialmente la stessa. - PICKUP
I pickup sono una specie di microfono che consente di catturare la vibrazione della corda, trasformandola in segnale elettrico che viene poi inviata all’amplificatore attraverso il cavo jack.
Questo basso ha un unico pickup (diviso in due più piccoli. Viene definito tecnicamente come split coil, tipico del Precision).
I pickup possono essere single coil (a bobina singola) o humbucker (a doppia bobina). - CHIAVETTE
Dopo aver ancorate le corde al ponte e averle fatte scorrere lungo la tastiera, queste vengono avvolte alle chiavette. Girando le chiavette è possibile procedere con l’accordatura delle singole corde. - MANOPOLE e SELETTORI
Questi elementi consentono di regolare i diversi parametri elettronici dello strumento. Nel caso del Precision le regolazioni si limitano al controllo del volume e del tono. In base al tipo di strumento e all’elettronica montata possono esserci altre manopole e selettori. - INPUT JACK
In questo “foro” (tecnicamente si tratta di una connessione per l’ingresso del cavo jack da 6,35 mm di diametro) va inserito il cavo jack che serve per collegare il basso all’amplificatore.
Scala (diapason)
La distanza tra il capotasto ed il ponte è denominata scala.
La scala è generalmente espressa in pollici. I bassi più diffusi sono con scala 34″ (864 mm). Si trovano anche bassi con scala 35″, più lunga rispetto alla 34″.
In questo ultimo periodo si stanno diffondendo tantissimo anche i bassi a scala corta.
Si tratta di strumenti con scala inferiore e quindi con una lunghezza del manico minore, cosa che rende l’accesso ai tasti più semplice.
Inoltre, nei bassi a scala corta la tensione delle corde è inferiore e questo potrebbe ulteriormente facilitare il compito di un bambino.
Parti Elettroniche
Nel definire le diverse parti che compongono un basso, ti ho parlato anche di componenti elettroniche.
Analizzare le parti elettroniche di basso ci consente anche di fare una distinzione fra 4 principali tipologie di basso elettrico.
- PRECISION BASS
Il Precision è un modello di basso diffusissimo e molto utilizzato (è presente in tantissimo registrazioni di brani famosi, specie in ambito rock).
Considerato il primo modello di basso elettrico, ideato da Leo Fender nel 1951 (con una forma differente ed un pickup single coil), ha resistito al tempo e ancora oggi è un basso molto utilizzato.
I controlli, come detto poco più su, sono basilari, con la possibilità di regolare solo il volume ed il tono. - JAZZ BASS
Al Precision ha fatto seguito il modello Jazz.
L’elettronica del Jazz vede l’introduzione di due pickup (Single Coil) al posto del singolo (Split Coil) del Precision. Nel Jazz un pickup è situato più vicino alla manico e l’altro più vicino al ponte.
Nel Jazz abbiamo un controllo in più rispetto al Precision.
Con le due manopole grandi si possono regolare singolarmente i volumi dei due pickup. La manopola più piccola invece serve per regolare il tono di entrambi i pickup. - MUSICMAN STYLE
Questo particolare modello di basso (che genericamente denominato Musicman, dal nome dal marchio che commercializza questi tipi di basso) vede l’utilizzo di una tipologia di pickup diversa da quella del Jazz. Si tratta di pickup humbucker.
L’elettronica (in questo modello) diventa attiva.
Questo significa che questi bassi sono dotati di un preamplificatore attraverso il quale è possibile effettuare la regolazione dei classici parametri di equalizzazione bassi, medi e alti, oltre al volume generale dello strumento.
I bassi attivi sono dotati di una vano (generalmente posto sul retro del body) dove sarà inserita una batteria 9V necessaria per alimentare il preamplificatore.
Questo basso, in particolare, presenta anche un selettore a 5 posizioni con il quale si possono decidere 5 diverse combinazioni di funzionamento dei pickup (in questo caso utilizzabili anche come single coil e non solo humbucker). - BASSI ATTIVI MODERNI
Con il tempo l’elettronica si è fatta sempre più articolata.
A puro titolo esemplificativo, il basso n.4 è un modello Ibanez che presenta anche un controllo per regolare la frequenza di intervento della manopola dei medi.
Quale scegliere come primo basso?
Sebbene una risposta univoca non possa essere fornita (sono tante le variabili in gioco), mi sento di consigliarti un basso “semplice” e comodo.
Sebbene il Precision sia il più semplice in assoluto, non è il massimo della ergonomicità.
Pertanto, probabilmente consiglierei un basso modello Jazz, ma la cosa migliore è recarsi in un negozio e provare lo strumento che ci attira e per quale sentiamo di essere in sintonia.
In realtà un’altra scelta riguarda il numero di corde.
Il basso classico è a 4 corde, ma negli ultimi anni si è enormemente diffuso il basso a 5 corde, che ha una corda con suono grave in più.
Non è raro trovare anche bassi a 6 corde, che avranno una corda in più con suono grave (come il 5 corde) ed una con suono acuto in più, sempre rispetto al 4 corde.
Ad ogni modo, come primo strumento resterei sul 4 corde, di più facile gestione per un principiante
AMPLIFICATORE PER BASSO ELETTRICO
Per poter produrre dei suoni udibili in modo significativo è necessario affiancare al basso un amplificatore.
Diamo quindi uno sguardo ai diversi tipi di amplificatore.
La distinzione principale è nel formato, che può essere combo oppure stack.
La differenza, come detto, è nel formato.
Il combo è infatti una combinazione di amplificatore e cassa in un unico contenitore.
Lo stack invece vede la sezione di amplificazione separata dalla cassa.
Qui di seguito ti riporto due foto di esempio:
Per collegare il basso all’amplificatore avrai bisogno di un cavo. Si tratta del classico cavo jack – jack (da 6,35mm).
Sono disponibili di diverse marche e di diversi prezzi.
Metti in preventivo di destinare un po’ del tuo budget anche al cavo. Non risparmiare troppo su questo piccolo elemento, ti ritroveresti con tutta probabilità a dover fare i conti con una sua breve durata e disturbi di varia natura come ronze, fruscii e falsi contatti.
Quale scegliere come primo amplificatore?
Anche in questo caso credo che restare sul semplice sia la scelta da preferire.
Mi orienterei su un combo di buona qualità, che abbia anche una uscita cuffie per esercitarti senza disturbare chi ti è vicino e un ingresso aux-in, in modo da poterci collegare smartphone o lettore mp3 per suonare sulle basi. Con un combo non dovrai preoccuparti di nulla; avrai tutto a disposizione in un unico elemento. Attacchi il cavo e suoni.
Piccolo suggerimento.
Per evitare forti rumori assicurati di collegare prima il cavo al basso e solo dopo all’amplificatore, a meno che quest’ultimo non sia spento.
Quando scolleghi lo strumento, prima dovrai staccare il cavo dall’input dell’amplificatore e dopo dal basso. Questo sempre per evitare che si sentano delle discrete “botte” sonore fuoriuscire dall’amplificatore.
Conclusioni
In questo articolo ti ho mostrato la strumentazione che ti occorre per iniziare a suonare il basso elettrico.
Abbiamo anche analizzato le caratteristiche e le parti principali che costituiscono il basso e l’amplificatore.
Il consiglio migliore che posso darti in conclusione è quello di recarti presso un negozio fisico.
Tocca con mano il basso, indossalo, senti come ti sta. Ascolta con le tue orecchie il suono che ti piace di più e lasciati consigliare dal personale del negozio.
Quando diventerai più bravo e smaliziato potrai magari anche acquistare online, ma il classico passaggio in negozio credo sia sempre la soluzione migliore quando parliamo di strumenti musicali.
Prossimamente …
Qui di seguito puoi proseguire il percorso che ti porterà in poco tempo a suonare il basso.
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