Trascrizione #74 – Il Mio Gruppo Metal (GLI ATROCI)
Più che una trascrizione questa è una specie di incontro del terzo tipo.
Infatti ho “scovato” una band giunta direttamente dalla lontana quinta dimensione, le cui intenzioni non sono ancora chiare.
Nel tentativo di capirci di più ho cercato un contatto … e clamorosamente ci sono riuscito!
Uno degli extraterrestri ha accettato di parlare con me.
Ho avuto infatti la possibilità di ottenere delle dichiarazioni direttamente dall’Oscuro Alchimista de Gli Atroci.
Leggete un po’ qui sotto cosa mi ha confessato … c’è da tremare amici musicisti.
Gli Atroci sono qui in mezzo a noi!!!
Intervista a Luca Nicolasi (l’Oscuro Alchimista)
Luca, raccontami il tuo inizio. A che età hai iniziato a suonare? Subito bassista
o sei partito da altro?
Ho iniziato a 4-5 anni con un’ inseparabile chitarra giocattolo e il passaggio dal giocattolo alla chitarra vera è avvenuto circa a 6 o 7 anni.
Quindi si, purtroppo sono stato un giovane chitarrista e anche parecchio scarso.
Qual’è la tua formazione musicale?
Il mio insegnante di chitarra (Marco Fusetti) era in realtà un contrabbassista classico.
Lo seguivo spesso ai concerti e la passione per la musica classica mi portò ad iscrivermi ad 11 anni al Conservatorio, abbandonando per sempre la chitarra.
Iniziai a studiare Violoncello, in assoluto il mio primo grande e vero amore. Ero innamorato della sua voce e delle sue forme, ma come ogni primo amore che si rispetti, non è finita proprio bene ed è arrivata anche la prima delusione (d’amore appunto).
Lasciai il Violoncello, il Conservatorio e non suonai più per un paio di anni fino al momento della seconda folgorazione … con il basso elettrico.
Con il basso iniziai da autodidatta per poi diplomarmi all’AMM (Accademia di Musica Moderna di Franco Rossi).
Sei il bassista de “Gli Atroci”, band soft metal italiana. Come nasce questo
progetto? La scelta artistica di apparire truccati? Insomma raccontami un po’ di
più su “Gli Atroci”.
Gli Atroci non hanno curriculum. Non si sono mai formati. Gli Atroci sono sempre esistiti.
In un tempo immemorabile, dall’alto della 5° dimensione, decisero di scendere sulla Terra per
perseguire un preciso obiettivo. Tutto ciò e’ avvenuto così tanto tempo fa che neanche Gli Atroci stessi sono sicuri che sia andata così.
Il loro supremo scopo e’ convertire il creato al Metallo, eliminando qualunque altro tipo di musica!
Non siamo assolutamente truccati!!!
Quello che vedi è il nostro vero volto.
Parliamo del processo creativo. Come nascono le vostre canzoni?
Le canzoni sono sempre esistite nella 5° dimensione, noi ci limitiamo a darne una forma che sia comprensibile per l’umanità.
Per fare ciò ci uniamo in conclave in una località segreta con l’ausilio di Sambuca fatta in casa, Cubase e Logic Pro X nelle seguenti proporzioni:
- 80% liquore all’anice
- 12% Cubase
- 8% Logic Pro X
L’Orco Cattivo e l’Oscuro Alchimista ci chiedono di ascoltare questo messaggio direttamente dal mondo del Metallo:
Luca, come hai ottenuto il suono del basso in Il Mio Gruppo Metal?
In questo brano ho utilizzato un Mayones Patriot che è il basso che ho utilizzato per tutti i brani del nuovo disco che necessitavano di una quinta corda, mentre alcuni brani sono stati registrati con un Jazz Bass che ho fatto costruire custom da NRD Guitars & Basses ed un Precision Classic 50.
Per tutti i bassi ho registrato due linee di segnale, una pulita attraverso un pre della Warm Audio e la seconda distorta con una testata Darkglass M900.
Questo processo mi ha consentito di avere per ogni brano un timbro con diverse sfumature sul canale distorto e una traccia pulita che potesse essere eventualmente riprocessata in fase di Mix o reampata.
Il suono finale è stato ottenuto ovviamente in fase di mix, per il quale ci siamo affidati a Marco Barusso del BRX Studio.
Nel video si vede un bel Dingwall, ormai quasi un must per i bassisti metal. Cosa ti ha colpito di questo basso? Cosa ne pensi? Cosa diresti a chi sta valutando se acquistarlo o meno? Punti forza e punti critici?
Il Fanned Fret sta prendendo sempre più piede nel panorama Metal ed il Dingwall è sicuramente uno dei maggiori marchi del momento.
Il mio è un Dingwall NG2 che è il signature di Nolly Getgood dei Periphery.
Il lato estetico è sicuramente la cosa che mi ha spinto a provarlo ed effettivamente ha un carattere che si sposa a meraviglia con i generi estremi.
Le corde gravi, per via del multi-scala, sono estremamente definite e ricche di armoniche il che rende questi strumenti veramente unici.
Il manico è molto veloce e la tastiera ha un radius molto moderno, ai tasti “storti” ci si abitua subito ed è molto più versatile di quello che si possa pensare.
Direi che decisamente non è un basso per tutti o che sta bene in tutti i contesti come potrebbe essere per un Jazz o un Precision.
Pensando al contesto in cui l’avrei usato non potevo non prenderlo! 😛
Sei uno che si affeziona ad uno o pochi bassi oppure ti piace cambiare spesso?
Il mio primo basso è stato un Yamaha BBN5A, quindi già un basso di qualità, che ho utilizzato come unico basso in quasi tutte le situazioni per più di 10 anni. Separarmene è stata durissima.
Non amo particolarmente cambiare, ma seguo molto le esigenze dei progetti in cui sono coinvolto e quindi ho in arsenale solo quello che mi serve e che uso.
In “basscommunity” mi hai confessato di sentirti un po’ un nerd dell’effettistica.
Come nasce questa passione? Come ti sei avvicinato a questo mondo?
Quella dell’effettistica è una passione abbastanza recente, mentre il mio approccio NERD alle cose è di vecchia data. Non posso fare a meno di fare test, provare, giocare, documentarmi, ed
andare a fondo alle cose che mi piacciono.
Ho acquistato il mio primo pedale pochi giorni prima dell’inizio del tour con Beatrice Antolini
(cantautrice e poli-strumentista attualmente nella band di Vasco Rossi).
Era un accordatore!
Non ho mai sentito l’esigenza di usare effetti nelle cose che facevo.
Anche nel primo tour con Beatrice, il mio set-up era veramente minimo.
Per il secondo tour avevamo bisogno di riprodurre dei Synth con il basso e quindi ho iniziato a provare e ad acquistare i primi pedali.
Penso molto al mio suono e a come dargli le giuste sfumature per il contesto musicale in cui dovrà essere inserito.
Per questo motivo ogni tassello della mia strumentazione viene pensato in quest’ottica, a partire dalla scelta del basso, dell’amplificatore e dell’eventuale catena di effetti.
Cosa diresti a chi sostiene “molto meglio basso, ampli e via”?
Andresti mai a sciare con il costume da bagno?
E in spiaggia ad Agosto con la tuta da sci e lo Snowboard?
Se avessi un progetto ambient – noise – sperimentale e mi presentassi senza degli effetti e delle idee per dei suoni “particolari” sarei un pazzo. Così come sembrerei uno scemo se andassi ad una jam di classici del rock con una pedaliera formato astronave.
La cosa per me fondamentale è il suono e cerco di utilizzare qualsiasi mezzo o tecnica mi permetta di ottenerlo.
Mi piace ragionare sua quali sono i piccoli elementi che possono dare un valore aggiunto al brano e quali invece sono gli elementi superflui.
Ecco perché uso gli effetti … ma solo quando ce n’è veramente il bisogno.
Oltre a suonare il basso? Altri progetti musicali e/o affini?
Ogni tanto mi rimane il tempo per dormire e mangiare…
Scherzi a parte, ho una nutrita schiera di allievi che sono molto agguerriti ed intenzionati a superare il maestro. Pertanto sono molto impegnato a depistarli e a cercare di non far loro raggiungere questo obbiettivo.
Oltre a questo ho in cantiere un po’ di test, recensioni ed articoli per accordo.it ed un paio di progetti musicali a cui sto collaborando e che probabilmente vedranno la luce nel corso del 2020.
Incrociamo le dita 😛
Gli Atroci sono:
- Il Profeta: Voce e Controllo delle Masse
- La Bestia Assatanata: Chitarra e Seghe Elettriche
- Il Nano Merlino: Cori, Coreografie e Riti Voo-Doo
- Il Boia Malefico: Cori, Coreografie e Asce Insanguinate
- L’Oscuro Alchimista: Basso e Pozioni Sbagliate
- L’Orco Cattivo: Batteria, Spavento e Crudeltà
La trascrizione
In bocca a Lupo. Certo!
Voglio veramente ringraziare Luca per la bella intervista, la simpatia e la disponibilità.
Ma ora … le mie solite due osservazioni veloci sulla trascrizione.
Il brano è in pieno stile metal, con chitarre elettriche e basso che eseguono all’unisono i vari riff del brano.
Immancabili le figure ritmiche irregolari (per formazione) come quintine e settimine.
Come questa (battuta n.4):
Entrambe le quintine seguono lo stesso schema, sia ritmico che melodico.
La prima quintina è una porzione di scala lidia di FA discendente che parte dal DO (quinta di FA) e “atterra” proprio sul FA (la tonica).
La seconda invece è un porzione di scala maggiore di SOL che parte sempre dalla quinta (RE) e atterra sulla tonica SOL.
Poi c’è un altro fraseggio particolare (andate ad ascoltarlo – 1′:49″ del video YouTube). E’ quello dall’effetto dissonante a fine ritornello ( terzo e quarto movimento battuta n.8):
Sinceramente avevo una idea un po’ vaga su come interpretare questo passaggio. Allora, pur sapendo di rischiare la vita, ho provato a chiedere all’Oscuro Alchimista.
Mi ha risposto così:
“E’ un linguaggio che arriva dalla quinta dimensione, ricodificato in modo atroce. Voi umani non siete ancora pronti, ma quando il Metallo avrà preso il sopravvento, allora capirete”.
In realtà pare che solo un certo Petrucci sappia di cosa si tratti. Meditate …
Infine, aggiungo che mi è piaciuto molto l’uso del low B.
Non è esagerato e ben dosato. Questo rende il brano più orecchiabile e meno cupo … d’altronde non avrebbe avuto senso, considerato il mood del testo.
Inoltre, in questo modo risaltano e si apprezzano molto di più i riff della sezione strumentale del brano, dove invece abbondano le frequenze very very low.
Download
Qui di seguito potrai scaricare gratuitamente la trascrizione per basso elettrico de Il Mio Gruppo Metal de Gli Atroci.
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Se dovessi riscontrare delle imprecisioni o errori fammelo sapere. Non ho un correttore, faccio tutto da solo.
Come succedeva anche a scuola, a furia di lavorare sempre sulla stessa trascrizione, certi errori, per quanto evidenti, finisci per non vederli più.
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